La città di chi sa aspettare
- Ilenia Paracino
- 8 giu 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Chi non ha mai fantasticato sulla città più romantica del mondo?
Palazzi che sorgono dalle verdi acque del mare ne costituiscono il suggestivo centro storico che chiama a sé turisti di ogni età in qualsiasi momento dell'anno. Dentro di lei anche il più piccolo negozio è uno scrigno di magia e nella sua laguna si respira un'atmosfera senza tempo... la città che vi mostrerò attraverso i miei scatti è Venezia.
I colori dei gioielli, dei vasi e delle maschere la tingono in ogni angolo e il flusso delle persone che la ammirano sbalordite trascina nel suo favoloso vortice. E' inevitabile rimanere stregati dal fascino di questa città che vanta un millennio di storia!
Nemmeno io sono riuscita a resisterle e, sebbene l'avessi visitata in passato, la mia anima fotografa mi ha chiesto di scoprire il volto che questa città tiene celato.

Eccomi, in una fotografia scattata da Marco, ad osservare una notte appena calata. Era una caldissima sera di agosto ed ero emozionata all'idea di ciò che avrei potuto ammirare, ma inconsapevole di quanto affascinante sarebbe stato.
La cosa che più mi ha colpito di Venezia è la sua doppia veste: come un'affascinante donna di mondo, di giorno si abbiglia di colori e si immerge nel frastuono della vita, di notte invece si stringe nella sua tenebrosa vestaglia e rivela il suo intimo ai soli intrepidi che desiderano scoprire i suoi sogni più segreti.
Le nostre macchine fotografiche tra le mani e gli occhi intenti ad afferrare ogni storia che la città avesse voluto mostrarci, ci siamo inoltrati nel fiume di gente che nel tardo pomeriggio la percorreva incessante.

Sembra di vivere una vita in pausa dalla realtà quotidiana: le persone sono immerse in una favola che costruiscono insieme ai muri della città e allo scrosciare delle acque che le fanno da sinuosi sentieri. E' questo che mi ha sussurrato la scena raccontata da questa foto: una ragazza disegna il campanile che ha di fronte, è sola davanti al suo soggetto e al contempo parte della storia che le accade intorno; sullo sfondo due ragazzi osservano la città seduti sul davanzale della finestra in un'armonica intesa con la vita che scorre sotto di loro.
Al crepuscolo Venezia ci ha coinvolti in un altro incantesimo: i turisti, che passeggiando levigavano le pietre dei suoi vicoli, hanno iniziato a dissolversi nel nulla! Le luci dei lampioni cominciavano a indorarsi e la città a respirare l'aria della silenziosa notte.

La notte a Venezia è tra le esperienze più mistiche della mia vita.
Appena il cielo ha indossato il suo abito blu ho sentito crescere dentro di me una forte sensazione: ero nel posto giusto al momento giusto. La poesia che abita il mio animo si è fusa con l'atmosfera che respiravo e la mia macchina fotografica non ha più smesso di scattare fotografie.
Io e Marco sospiravamo e ci indicavamo a vicenda quella finestra semi illuminata, quella nuvola che maliziosa accarezzava la luna o quei ragazzi che passeggiavano silenziosi per imprimerli sui nostri sensori. La città ci aveva avvolti e noi eravamo le vittime del suo gioco di seduzione.


La Venezia taciturna e sognatrice che cercavo ci aveva trovati e desideravo rimanere insieme a lei per sempre.
A notte fonda il suo l'incantesimo era compiuto: ogni persona che fino a poche ore prima vagava per i suoi vicoli era sparita. Eravamo rimasti solo noi, il nostro stupore e la luna. E la luna era meravigliosa... era piena e luminosa, una piccola flotta di graziose nuvole la incorniciava e ne esaltava l'abbagliante bellezza,

Di notte gli strettissimi vicoli di Venezia sono silenziosi e illuminati dalla fioca luce degli isolati lampioni. Al suo interno ci si sente sperduti ed eletti e il suono dei nostri passi è l'unico a fendere l'aria. Si respira pace e mistero sopra le note aspre dell'acqua salmastra.
La città che i miei occhi hanno visto è di ineguagliabile oscuro fascino, interlocutore silente che lascia esprimere i nostri pensieri. Mi balza alla memoria come un'amante che può appartenere solo a chi sa aspettare, solo chi sa cogliere l'anima solitaria dietro la maschera in luce del mare e delle gondole.
In ultimo vi lascio me, nell'abbraccio della notte veneziana.
Che meraviglia, mi viene quasi voglia di andarci leggendo questo post...